È il modello bridal alternativo per definizione, capace di coniugare stile moderno e praticità. Parliamo dell’abito da sposa corto, che incuriosisce sempre di più le future spose di oggi ma che continua ad essere scelto da poche coraggiose. Come mai? Eppure, basta fare una rapida ricerca online per accorgersi di quante idee sul matrimonio originale ruotino proprio attorno ad abiti da sposa che vanno fuori dai soliti schemi tradizionali. In questo articolo ripercorriamo la storia di una tendenza, i pro e i contro, con consigli utili per chi desidera un abito diverso dal solito.
Storia e simbologia dell’abito da sposa corto
Nell’immaginario collettivo la sposa è sempre avvolta da un lungo abito bianco, da sempre simbolo di purezza e solennità. Ma già nei primi anni del Novecento, alcune donne osavano accorciare l’orlo del proprio abito nuziale, come gesto di emancipazione femminile e modernità. Le spose, infatti, sfoggiavano abiti accorciati sul davanti e con un lungo strascico dietro, lasciando a bocca aperti invitati e famiglie. Su questa scia, tra gli anni ’20 e ’30, sembrerebbe che proprio la leggendaria Coco Chanel propose per la prima volta un abito da sposa al ginocchio, rompendo così le rigide regole dell’epоса. Dopo un breve ritorno all’abito lungo tradizionale, fu Christian Dior a riportare in auge silhouette femminili con gonne ampie al polpaccio ispirando anche il mondo bridal: non a caso, proprio in quel periodo, attrici iconiche come Brigitte Bardot e Audrey Hepburn scelsero abiti da sposa corti o dalle lunghezze midi per le proprie nozze. Bisognerà aspettare gli anni ’70, quelli della “minigonna”, per vedere abiti da sposa decisamente informali e con lunghezze ben sopra il ginocchio, spesso completati da cappelli o da foulard al posto del velo. Scelte che – oggi come allora, diciamolo – rappresentano la voglia di libertà e di rompere con le vecchie tradizioni: la sposa con l’abito corto appariva infatti indipendente, libera dalle convenzioni e giovanile. Negli anni successivi fino ai giorni nostri, l’abito lungo ha sempre dominato la scena wedding, ma il corto non è mai sparito, anzi: continua a restare la scelta di nicchia delle spose che vogliono contraddistinguersi puntando anche su mini-dress sorprendenti e unici.
Perché scegliere l’abito da sposa corto?
Ma perché l’abito da sposa corto potrebbe essere una validissima alternativa? Innanzitutto, per la libertà di movimento che dona alla sposa: pratico, leggero e comodo, permette di muoversi in serenità, in netta contrapposizione alle lunghe e ampie gonne in tulle con strascico che – per quanto bellissimo da vedere – potrebbero a volte risultare ingombranti, scomode e pesanti. In generale, l’abito da sposa corto è la scelta delle spose che desiderano ballare e divertirsi al proprio ricevimento, godendosi la festa in totale libertà. Ecco perché, spesso, molte spose scelgono un modello corto come secondo abito da sposa durante l’evento.
Ça va sans dire, l’abito corto è il modello alternativo per eccellenza: viene scelto dalle spose originali, che vogliono stupire e uscire dai soliti schemi convenzionali della “sposa principessa”. Mostrare le gambe, infatti, trasmette sicuramente una personalità decisa, moderna e frizzante. Ecco perché viene scelto da donne che preferiscono un’eleganza sbarazzina ed essenziale a quella fiabesca e principesca.
Inoltre, scegliere un abito corto permette anche di mettere in risalto dettagli spesso trascurati come le scarpe che, in questo caso, diventano quasi co-protagoniste dell’intero bridal outfit. La sua forza è sicuramente anche la versatilità: un abito corto può adattarsi a diverse tipologie di cerimonie, soprattutto quelle più informali e in cui un lungo strascico sarebbe fuori luogo (per esempio, un matrimonio civile in municipio). Infine, un abito da sposa corto può essere riutilizzato: con eventuali modifiche e adattamenti, anche l’abito corto può trovare nuova vita dopo il matrimonio per altre occasioni speciali, come una serata di gala importante o un anniversario. Se ancora non siete completamente convinte non vi resta che ammirare gli abiti da sposa corti che potete trovare in atelier… in foto sono stupendi, ma dal vivo ancora di più!





Tanto sognato, quanto temuto: perché tante donne scartano l’abito da sposa corto?
Nonostante incuriosisca moltissime spose, l’abito da sposa corto continua a essere uno dei modelli meno scelti in atelier. Tante lo provano, se ne innamorano, ma poi – paradossalmente – preferiscono affidarsi a un abito lungo, che fa sentire più “al sicuro”. Da dove nasce, allora, questo paradosso? Tra le motivazioni principali c’è sicuramente l’attaccamento alle tradizioni: nessuna donna, nel giorno del proprio “sì”, vuole sentirsi “meno sposa” puntando su un abito corto. Nel giorno della prova, infatti, entrano in gioco sia il desiderio di rispettare la tradizione, sia la paura del giudizio altrui: sono molte le donne che temono le reazioni di invitati e famiglie di fronte a una scelta così fuori dal comune. C’è chi arriva a rinunciare all’abito corto proprio per evitare critiche e sguardi perplessi nel giorno delle nozze. E – duole dirlo – il giudizio sociale può avere un peso importante su una decisione così personale.
Inoltre, il giorno del matrimonio è vissuto come un momento così solenne e irripetibile che molte spose sentono quasi il dovere di indossare un abito scenografico e imponente. Un modello corto, per quanto elegante, rischia di sembrare troppo simile a un semplice vestito da sera o da cocktail e di non rendere pienamente giustizia all’evento. Per non parlare del contesto: sposarsi in chiesa e con rito religioso richiede quasi automaticamente un abito lungo. Oltre alle proprie insicurezze personali (“e se fossi troppo scoperta?”), subentra anche la paura di pentirsi di questa scelta. Ci si sposa – idealmente – una sola volta nella vita, per cui moltissime bride to be scelgono di non rischiare andando sul sicuro con un modello lungo e tradizionale. Eppure, l’abito da sposa corto continua a incuriosire sempre più donne che vorrebbero mettere da parte i timori e scegliere un modello diverso dal solito, autentico e fuori dagli schemi.
Consigli pratici per scegliere l’abito da sposa corto (senza pentirsene)
Se avete in mente di optare per un abito da sposa corto ma qualcosa vi frena ancora, ecco i nostri consigli utili:
- Primo diktat, il contesto delle nozze: analizzate il tipo di cerimonia e la location che avete scelto e chiedetevi se un abito corto è coerente con tutto questo.
- Fate in modo che sia un abito “abbastanza da sposa”: puntate su dettagli bridal, dai tessuti (pizzo, seta, mikado), fino al velo; considerate pure di aggiungere una coda o uno strascico removibile. In ogni caso, ricordate che con qualsiasi abito fondamentale è sentirvi bene e a vostro agio.
- Muovetevi con l’abito, ballate, camminate: vale per qualsiasi abito. Una volta in atelier, provate a camminare, sedervi, alzare le braccia e verificate che la lunghezza vi faccia sentire sempre a tuo agio. Chiedetevi se sedendovi l’abito sale troppo o se ballando lascia troppo poco all’immaginazione. Il consiglio e il supporto dei nostri professionisti saranno fondamentali.
- Puntate su accessori scelti con cura: con le gambe scoperte, le scarpe diventano co-protagoniste insieme all’abito. Investite in un paio di scarpe belle, comode e che sappiano valorizzarvi davvero.
- Gestite le pressioni esterne e sentitevi sicure di voi stesse: se l’abito corto è la vostra scelta, abbracciatela con convinzione e cercate di spiegare la vostra scelta a familiari e amici. Ricordate che la scelta finale spetterà a voi e al vostro partner: si tratta del vostro sì, quindi, è importante non dare troppo peso e spazio ai pareri altrui.
Se nel vostro cuore sentite che il lungo non fa per voi e che un abito corto possa rispecchiare al meglio la vostra personalità e il vostro stile, non abbiate paura di andare contro corrente. Sarete spose splendide perché autentiche!